Archivi categoria: consapevolezza

Gli stili di comunicazione, i social, Il Barbiere di Siviglia ovvero come difendersi da quello che temiamo (2°)

Dove eravamo rimasti ?…

Ah, sì…

Le differenti modalità di comunicazione, che abbiamo esaminato nel precedente post, nel momento in cui “atterrano” e mettono radici nelle varie tribune social si caricano di aspetti particolari, per le caratteristiche proprie di questi mezzi. In sostanza l’insulto, l’offesa o l’accettazione acritica di quanto viene detto o scritto sui social  acquista valenze diverse rispetto al fatto, ad esempio, di essere scritti .

E qui non possiamo fare a meno di partire da McLuhan e dalla sua famosa frase “il mezzo è il messaggio”.

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Gli stili di comunicazione, i social, ovvero come ottenere quello che temiamo (1°)

La non comunicazione

L’analisi di quanto viene pubblicato sui social, in relazione ad avvenimenti politici o sociali, mi porta a ripensare a come quotidianamente utilizziamo la comunicazione e a farmi qualche domanda: quello che traspare dai commenti, dai like e dai post è indicativo delle nostre modalità di comunicazione?  Esistono degli stereotipi di comunicazione? In altre parole è possibile identificare dal tipo di comunicazione che abbiamo il nostro modo di relazionarci con gli altri? E, infine, quanto il mezzo cioè i social determinano il tipo di comunicazione.

Ma, andiamo per ordine.

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Rosberg, Key, la colomba assassinata e A. Resnais

41yscng3-gl-_sx361_bo1204203200_C’è un libro “antico” che ho molto apprezzato e che, negli anni,  ho ogni tanto ripreso in mano: “La Colomba assassinata” di H. Laborit. Questi, neurofisiologo, candidato al premio Nobel per la medicina, scopritore della prima cura della schizofrenia  attraverso la clorpromazina, capostipite dei farmaci per i disturbi psichiatrici, ha avuto molto successo anche al di fuori della stretta cerchia accademica; tanto da influenzare profondamente anche un maestro di cinema come Alain Resnais che utilizzò le sue idee per farne uno straordinario  film dal titolo “Mon oncle d’Amérique”(1980) in cui lo scienziato compare anche in un “cammeo”.
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